sabato, Aprile 27Settimanale a cura di Valeria Sorli

Gli Anni Amari

Un viaggio particolare nell’Italia degli Anni ’70, incentrato sulla personalità complessa, la storia
controcorrente, la vita personale e pubblica, e i luoghi simbolo di Mario Mieli (1952/ 1983), intellettuale
milanese e leggendario attivista, tra i fondatori del movimento di liberazione omosessuale. Figlio di
genitori benestanti, è anche performer, artista, scrittore; il primo intellettuale che abbia studiato le teorie
di genere in Italia.
Protagonista è il giovane attore Nicola Di Benedetto, al suo intenso debutto cinematografico, con Sandra
Ceccarelli, Antonio Catania, Tobia De Angelis, Lorenzo Balducci. Nel cast: Davide Merlini, Francesco
Martino, e Giovanni Cordì.
Spiega il regista Andrea Adriatico: «Sono Anni amari; un titolo nato pensando a una canzone di Pino
Daniele, che aiuta a ricostruire la sensazione reale di quel periodo storico, con l’idea di una società
fondata da un lato sulla libertà e, dall’altra, sull’amarezza. Non è il semplice racconto di una stagione di
lotta per i diritti Lgbt: c’è lo sguardo su un ragazzo insofferente all’omologazione, e quella di un movimento omosessuale che cercava forme di normalizzazione. Nel film emerge la contraddizione tra la leggerezza nell’essere tasgressivo da parte di Mieli e la grande serietà dello studioso, autore di un libro dell’editore Einaudi. Un ragazzo la cui genialità, la cui libertà interiore, e la cui gioia di vivere, erano troppo intense per il Mondo che lo circondava. Fino alla morte tragica, suicida negli anni in cui si inizia a parlare dell’Aids…».
Il film delinea la nascita del mondo Lgbtq+ italiano e l’incontro con l’attivismo inglese del Gay
Revolution Front a Londra. Girato in Ottobre 2018 a Milano e Sanremo, poi a Bolgna e infine in Puglia,
tra Brindisi, Lecce e San Cataldo, e infine riprese nella capitale britannica.
Alcuni dialoghi sono espliciti già nel trailer, con sottofondo del motivo “Rumore”: «Perché si traveste?» –
Risposta: «Perchè è rivoluzionario»; «Ho appena saputo che si sta organizzando la prima manifestazione
di omosessuali, ci vieni?» – Risposta: «Non riesco, ho troppe cose da fare…» e ancora: «Cosa rivendica?»
– Risposta: «La fine di tutte le persecuzioni, compresa la sua…» e poi le immagini di Sanremo nel 1972,
per il primo congresso internazionale dei «medici borghesi, con i sessuologi che ci vogliono tutti in
manicomio…»
Gli Anni Amari, (Italia 2019, 112′) è stato presentato ad Ottobre 2019 in pre-apertura alla 14a edizione
della Festa del Cinema di Roma, dal regista che in passato si era cimentato nel documentario «+ o – Il
Sesso confuso, Racconti di Mondi nell’era Aids» con Giulio Maria Corbelli, premiato in diversi festival
tra cui il Festival del Cinema Europeo di Lecce nel 2010.
Soggetto e sceneggiatura del regista abruzzese con Grazia Verasani (“Quo vadis, Baby?”) e Stefano Casi.
Fotografia: Gianmarco Rossetti; Montaggio: Chiara Marotta; Scenografia: Giovanni Santecchia. Prodotto
da Saverio Peschechera per L’Altra Società Cooperativa e Rai Cinema; in collaborazione con Pavarotti
International 23, con il sostegno del Mibact, e con i contributi delle Regioni Puglia e Emilia Romagna e il
sostegno logistico di Apulia Film Commission. Dal 12 Marzo al cinema, distribuito da I Wonder Pictures.

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